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L’artista di questo WORK IN PROGRESS è Lorenzo Fattorini, per sapere qualcosa di più su di lui visitate la sua pagina negli “artisti di ISI”. Qui potete ascoltare i brani che un po’ alla volta “Lore” aggiungerà suonandoli al pianoforte. Commentateli, e lasciate il vostro giudizio e i vostri consigli, questi saranno i brani del suo prossimo disco, che adesso ascoltate in versione unplugged prima di … vestirli con chitarre batterie e violini vari…
Lo Staff di ISI
…ciao a tutti! sono Lorenzo un cantautore con background classico e sono nuovo nel mondo del pop. Grazie ad ISI sto incidendo canzoni che avevo nel cassetto da anni e ne sto scrivendo di nuove con testi che rispecchiano il mio modo di vedere l’arte e il mondo. Non so se scrivere canzoni diventerà il mio mestiere come ormai lo è da anni suonare l’oboe, vi prego comunque di lasciarmi commenti su quello che ascolterete ( qualunque essi siano ) per aiutarmi a crescere come uomo e come artista. Grazie a tutti! Lorenzo Fattorini
GAIA [audio:lorenzofattorini/gaia.mp3]
clicca qui per accedere alla pagina di Lorenzo negli “ARTISTI AMICI DI ISI” in cui è possibile ascoltare i brani del suo nuovo disco
3 commenti
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commento di prova utente: federico
Che dire di questa Gaia ? Che sentendola piano e voce davanti all’altare sacrificale del work in progress , la sento un’idea ancora in stato gestazionale . Bene l’inciso , anche se non è che mi dia l’idea di un vero e proprio inciso. Questo perchè non è che esploda come dovrebbe fare, trascinando il pezzo…beh , per tutto l’ascolto. mi appare un po’ come se Gaia viaggi “con il freno a mano tirato”, come se la canzone avesse ancora le ali bagnate e troppo pesanti per far volare le emozioni ed i pensieri dell’artista.Mi convincono poco le strofe , specie la seconda che diventa troppo simile alla prima per quanto concerne la musica. Mentre per il testo è sicuramente molto più carina ed originale della prima . Il pezzo mi ricorda molto come genere il Francesco Baccini di “le donne di Modena”..e visto che si tratta di un work in progress credo che sarebbe molto divertente sperimentarlo in chiave rock allegra..potrebbe esser una piacevole sorpresa. Stefano
sei grande! continua cosi’!!!!!!!!!!! non dimenticarti di finirmi “a volte mi blocco”, e me la devi dedicare.
al lavoro!
ernesto